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Armi da Lancio (I)

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2008 15:42
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Sesso: Maschile
25/09/2008 15:42

Tecniche ed informazioni essenziali sulle armi da lancio*



Nota Bene: per qualsiasi arma da lancio utilizzata, che non sia il coltello, la sessione di tiro consiste sempre di TRE azioni distinte e separate: incoccata/mira/scoccata.


Frombola:



* {1/3} Ogni lanciatore dovrà controllare la lunghezza della corda in base alla sua statura e provvedere a posizionarsi lungo la linea di lancio predisposta e ad inserire la ghianda di piombo (o eventualmente un sasso) nell’apposita tasca dell’arma. Il lanciatore avrà già provveduto ad inserire la corda di rilascio tra pollice ed indice a stringere il nodo della stessa.



* {2/3} Il fromboliere inizierà a far roteare la frombola dapprima con moto lento e basso, poi sempre più veloce fino a sollevare l’arma rotante fin sopra la testa continuando a mirare il bersaglio prefissato.



* {3/3} Nell’ultima fase di lancio, la corda di ritenzione verrà lasciata da un solo capo per permettere alla munizione di liberarsi dalla sacca e partire per la tangente.



Arco:



* {1/3} In questa prima azione l’arciere dovrà posizionarsi correttamente con il corpo sulla linea di tiro (reale o immaginaria) facendo attenzione alla posizione delle gambe, delle spalle, della testa, delle braccia , etc. Inoltre è sempre in questa prima fase che la freccia verrà incoccata, anche se tuttavia l’arco rimarrà ancora basso in fase di assestamento di posizione.



* {2/3} E’ la fase della mira. Tutta l’azione girerà attorno alla relazione tra la freccia, l’innalzamento e la trazione dell’arco, lo sguardo dell’arciere, il respiro e il mantenimento di posizione. E’ buona cosa che il lanciatore faccia attenzione agli eventi atmosferici e all’ambiente che lo circonda cercando cosi di prevenire i rischi di dirottamento di traiettoria (pioggia, vento, terreno friabile, pericoli imminenti).





* {3/3} Nell’ultima fase l’arciere raggiungerà il cosiddetto punto d’ancoraggio (trazione massima dell’arco) e dovrà mantenere la concentrazione ricercata già nelle prime due fasi. E’ bene che la mira venga corretta in virtù del moto parabolico e che il lanciatore mantenga la posizione sagittale fino a quando lo strale non avrà raggiunto il suo obiettivo.



Balestra:





* {1/3} La prima fase di un tiro con la balestra comprende sia il posizionamento del balestriere sia il caricamento dell’arma che può variare in base alla balestra utilizzata.



* {2/3} Durante la seconda fase, il lanciatore si assicurerà di aver agganciato la corda al noce della balestra, fissando il dardo al teniere dell’arma stessa. La balestra verrà poi sollevata e poggiata alla spalla del balestriere ad evitare sbilanciamenti. In questa fase si provvederà alla mira e alla ricerca della concentrazione, sempre tenendo conto dei fattori esterni. Attenzione alla correzione della mira.





* {3/3} Attraverso un meccanismo di sgancio (che può variare) il dardo viene liberato e il lancio di balestra viene in questo modo completato.





Arco a cavallo:



Durante tutte e tre le fasi dell’azione, si terrà conto in particolar maniera, anche della posizione che si assume in sella, il gioco d’equilibrio, nonché tutte le caratteristiche già trattate per gli altri lanci.

Da ricordare che la trazione completa dell’arco in questo tipo di lancio, avviene solo poco prima di scoccare (azione 3/3).



[IN ATTESA DI AVERE CONFERME PER QUANTO RIGUARDA I MASTER DI DREMA]

Lancio del coltello:



Il lancio del coltello ha lo svantaggio di poter essere effettuato solo contro bersagli a brevi distanze, ma il vantaggio di essere più veloce nell’esecuzione. A differenza delle altre discipline da lancio, l’azione è divisa solo in due turni : {1/2} utile per l’approntamento dell’arma e l’individuazione del bersaglio, e {2/2} per portare il movimento di lancio. L’arma va afferrata per la lama e lanciata in avanti con una distensione del braccio utile.

E’ fondamentale una mira ottimale e rapida, equilibrio ed armoniosa padronanza nel movimendo del corpo.








* le istruzioni sopra elencate sono in estrema sintesi per dovuta conoscenza ai semplici cittadini e per facilitare il lavoro dei master. Tuttavia è norma di buon gioco e buona riuscita del lancio, che le azioni non siano inferiori alle 5 righe né superiori alle 10. Le tecniche specifiche e l’insegnamento di queste arti, sono esclusive delle congreghe che hanno ricevuto l’apposito benestare dalla Reggenza. In ogni caso, per l’esito di sfide o giostre, i master sono tenuti a prendere visione dei vari punteggi nelle schede personali (forza, mente, etc) nonché dell’appartenenza o meno del personaggio ad una gilda che insegni specificatamente queste discipline.
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Puoi odiarmi se vuoi, perchè ora il mio spirito è più libero di un tempo, più libero dell'odio e dell'amore...
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